Sessismo, razzismo, specismo – di Marco Maurizi

 

Riproponiamo un articolo dal sesto numero di Liberazioni – Rivista di critica antispecista.

Il libro di Annamaria Rivera La Bella, la Bestia e l’Umano. Sessismo e razzismo senza escludere lo specismo (Diesse, Roma 2010) costituisce un testo introduttivo sui rapporti tra l’oppressione di genere, la xenofobia e lo sfruttamento animale. Si tratta di temi che da tempo hanno assunto rilevanza nel dibattito culturale al di fuori dell’Italia ma che qui da noi stentano a trovare terreno fertile sia nell’attivismo di stampo “umanista”, sia – occorre dirlo – nell’attivismo animalista, dove la questione del razzismo e del sessismo è per lo più evocata in modo strumentale per giustificare la dignità della lotta in difesa degli animali, piuttosto che in quanto rilevante di per sé all’interno di un discorso più ampio sulle forme di discriminazione e oppressione dell’alterità. La bella, la bestia e l’umano, poiché appare in una collana dedicata tematicamente ad indagare il nesso tra sessismo e razzismo, dedica buona parte dell’esposizione a tali questioni, mostrando una conoscenza approfondita delle tendenze storiche e delle prospettive teoriche che hanno attraversato questi ambiti della riflessione militante (soprattutto di quella femminista) e non rinunciando, ove necessario, anche a prendere posizione su alcune questioni. Accanto e oltre a questa impostazione di introduzione generale al tema dell’intreccio (o «intersezione», p. 57) tra le forme di oppressione, occorre sottolineare l’importanza della proposta teorica della Rivera, che proprio nel desiderio di trattare queste modalità di dominazione in modo contestuale e non separato, si segnala come una coraggiosa novità, specialmente nel panorama italiano.

[Continua a pagina 75 della rivista…]



This entry was posted on giovedì, Febbraio 11th, 2016 at 11:54 and is filed under General. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.