Ai bordi della politica

felicitaLa politica [va riformulata] come un perenne tentativo di dislocamento precario dell’ordine poliziesco che mette ognuno al suo posto sotto il comando di quelli che sono designati a governare per ragioni di nascita, di ricchezza o di “competenza”. La politica esiste nello scarto che afferma l’uguale capacità di tutti e l’assenza di ogni fondamento per il dominio. Questo scarto non è nè un’illusione da conservare tra i ricordi del passato né la promessa di un’uguaglianza a venire. E’ un’invenzione continua del presente.

Jacques Rancière

(Prefazione all’edizione italiana de Ai bordi della politica, trad. it. di A. Inzerillo, Cronopio, Napoli 2011, p. 18)



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