Questioni aperte animalesche (da Il Manifesto)
da “Il Manifesto” del 29 luglio 2015
“Questioni aperte animalesche”
recensione di Liberazioni n. 21 e di Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali (a cura di M. Filippi e M. Reggio), di Alessandra Pigliaru
«E quando dico «uomo», mi riferisco essenzialmente alla sua vecchia cultura, cultura d’arroganza, che lo ha posto al centro dei sistemi, padrone e torturatore, corruttore e venditore di ogni anima della vita». In questa suggestione consegnataci da Anna Maria Ortese nel suo Corpo celeste, vi sono elementi utili per comprendere la rappresentazione dell’umano come nucleo dell’antropocentrismo, insieme alla ragione per cui lo si dovrebbe almeno guardare con sospetto.
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