Distruggendo l’arca – di feminoska
Fonte: intersezioni
Distruggendo l’arca
di: feminoska
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
e si direbbe proprio compiaciuti!
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano!
Giorgio Gaber, Io se fossi Dio
Mi è difficile scrivere qualcosa dopo aver visto quei corpi galleggiare. Ancora più difficile dopo aver assistito allo scaricabarile dei politicanti sugli scafisti, comodi capri espiatori di responsabilità politiche da togliere per sempre il sonno, nonché alle aberranti dichiarazioni di quella fetta di popolino incline all’adozione di slogan d’odio, che non vede per nulla in conflitto con la contemporanea dichiarazione di fede, religiosa o laica poco importa, intrisa d’amore per l’Uomo, quello con la U maiuscola.
E’ proprio questo mondo umano, troppo umano, che pone le condizioni per le infinite tragedie di cui siamo, nostro malgrado, complici e testimoni. L’antropocentrismo è ciò che ci condanna inesorabilmente, umani e non, a questa eterna lotta per la dignità di esistere. Se l’Uomo è misura di tutte le cose, qual è questo “Uomo” che ha diritto di esistenza, di desiderio, di consolazione, di lutto?
Se possiamo uccidere il Capro, se esiste qualcuno che si può privare di ogni cosa, degli affetti, della libertà, della stessa vita, chi ci può ragionevolmente assicurare che non si tratti di chiunque, umano o non umano, uomo o donna, bianco o non bianco… La logica dell’eccezionalità umana spiana la strada alla banalità del male.
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Tags: antropocentrismo, feminoska, migranti, razzismo